Grande Mazinga

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Con il Grande Mazinga concludiamo la trilogia del Super Robot di Go Nagai. Come già detto in precedenza, cronologicamente, si pone tra Mazinga Z e Goldrake.

La serie inizia proprio dove terminava Mazinga Z, dove il Grande Mazinga aiutava quest’ultimo a sconfiggere i mostri del Generale Gorgon che erano riusciti a distruggere la base dei terrestri.

Il Grande Mazinga è stato fatto costruire segretamente da Kenzo Kabuto, figlio di Juzo Kabuto (creatore di Mazinga Z) e padre di Shiro e Koji Kabuto (pilota di Mazinga Z), che affronta con inusitata energia i mostri mikenes e riesce ad abbatterli.

Il Grande Mazinga riprende ed evolve la tecnologia di Mazinga Z: corazzato con una nuova superlega (chiamata Nuova Zeta o NZ) e meglio armato: può ad esempio lanciare potentissime scariche elettriche e scagliare un boomerang che porta sul petto. Possiede inoltre la capacità di volare da solo grazie a due ali retrattili che porta sulla schiena, mentre Mazinga Z doveva attendere l’invio del Jet Scrander, uno speciale modulo al quale agganciarsi.

La nuova base di difesa terrestre viene stabilita nella Fortezza delle Scienze, un complesso sulle rive giapponesi dell’oceano Pacifico che può anche immergersi e volare con la parte superiore. A dirigerla è Kenzo Kabuto, figlio di Juzo (l’anziano costruttore di Mazinga Z), nonché padre di Koji Kabuto (il pilota di Mazinga Z), e del piccolo Shiro. Oltre a costruire il Grande Mazinga ne ha anche cresciuto ed addestrato il pilota, Tetsuya Tsurugi, un orfano dal grande coraggio ma dal carattere molto impetuoso e ombroso.

Come in Mazinga Z, al Grande Mazinga viene affiancato un secondo robot di sembianze femminili, ma di minore potenza: si chiama Venus Alfa ed è pilotato da Jun Hono, una bellissima ragazza mulatta, figlia di una giapponese e di un africano (o forse un afroamericano) che vive anch’essa alla base, senza che tra lei e Tetsuya nasca un legame sentimentale diverso da un’amicizia/rivalità.

Le ultime puntate sono di grande intensità. Usando la nuova base volante Demonica costruita dopo la distruzione di Mikeros, i nemici sferrano un durissimo attacco alla Fortezza delle Scienze, nel corso del quale lo stesso Kabuto resta ferito. In soccorso arriva il dottor Yumi, il direttore dell’Istituto di Ricerche Fotoatomiche dove ancora si trova Mazinga Z. Di fronte al precipitare degli eventi, Yumi gioca l’ultima carta, facendo tornare con un volo supersonico Koji Kabuto dagli Stati Uniti. Il ragazzo si rimette ai comandi di Mazinga Z, potenziato e corazzato in gran segreto con la stessa lega del Grande Mazinga, grazie all’aiuto di Kenzo Kabuto, ed il suo contributo è determinante per respingere i nemici.

Pochi giorni dopo, l’intero stato maggiore di Mikenes scende in campo per lo scontro decisivo. Pur avendo perso tutti i mostri guerrieri, i Mikenes riescono nell’intento di dividere fra loro i due Mazinga, e sono sul punto di distruggere il robot di Tetsuya. Separatosi dagli altri, il dottor Kabuto solleva allora la sua fortezza e la scaglia in un attacco suicida contro Demonica, inchiodandola a terra e capovolgendo le sorti della battaglia. Malgrado lo sconcerto di Koji per il gesto del padre, i due robot reagiscono, distruggono uno dopo l’altro quattro dei generali di Mikenes che erano usciti anch’essi a combattere, cingono d’assedio la fortezza e la investono con i mortali Raggi gamma. Ad essi si aggiungono anche Venus e Diana A, pilotata da Sayaka, che ha nel frattempo raggiunto la base. La devastante esplosione di Demonica uccide i suoi occupanti (Scarabeth, Argos, il Maresciallo e la Marchesa Yanus) e segna la fine della lunga guerra, anche se la sorte del Grande Imperatore resta avvolta nel mistero.

Resi gli ultimi onori a Kabuto, il Grande Mazinga e Mazinga Z si ritirano dalla scena: nell’episodio cinematografico Ufo Robot Goldrake contro il Grande Mazinga li vediamo collocati nel Museo dei robot nei pressi di Tokyo, dove sono diventati simboli di pace.

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