Zero Hour, il nuovo thriller ad alta tensione targato Disney, ci immerge nella turbolenta storia di Hank, editore di una rivista dedicata al mistero e agli intrighi internazionali che si ritrova coinvolto in una imponente cospirazione in seguito al misterioso rapimento della moglie.
Gli eventi che sconvolgono la vita di Hank affondano le loro radici nel passato e si legano allo scontro millenario fra alcune società segrete che si contendono misteriosi oggetti il cui valore è legato ad un’oscura e incombente profezia.
Ennesimo tentativo di creare la serie erede di Lost, Zero Hour gioca la carta dell’intrigo internazionale, profezie sulla fine del mondo, antiche reliquie cristiane, ordini segreti come i Rosacroce e ricerche esoteriche della Germania Nazista. Un mix, che ricorda da vicino un libro di Dan Brown, preparato ad arte per tenere il pubblico con il fiato sospeso e incollato davanti la TV.
Ma per l’ennesima volta il pubblico non si appassiona e così negli U.S.A. la serie è stata cancellata dopo appena la terza puntata. Tolta dal palinsesto a febbraio è stata poi ritrasmessa dal 15 giugno. Da noi invece sta andando in onda su FOX dal 19 giugno 2 puntate per volta e in pratica il finale sarà rivelato prima a noi. Leggendo in giro per la rete non sono riuscito a capire se il finale, come nel caso di Last Resort, è stato modificato per rendere la serie auto-conclusiva.
Ma veniamo un po’ alla storia. Hank Galliston è l’editore del Modern Skeptic Magazine, rivista specializzata nello sfatare miti e rivelare cospirazioni. Un giorno sua moglie dopo aver acquistato un orologio in un mercatino viene misteriosamente rapita. Il rapitore come riscatto chiede proprio l’orologio comperato nel mercatino.
Prima di portare l’orologio al rapitore, Hank e la sua redazione decidono di scoprire quale mistero si celi dietro tale manufatto e scoprono che contiene una specie di diamante che se illuminato da una torcia proietta sul muro una mappa.
Senza dilungarmi troppo, nelle prime 2 puntate si scopre che l’orologio è solo uno di 12 orologi preparati per i nuovi 12 apostoli che durante l’era della Germania Nazista escogitano un complicato piano per nascondere la Vera Croce in modo che i Nazisti non possano dare il via al piano Ora Zero che comporterebbe niente meno che la distruzione del mondo.
Troviamo la setta segreta cristiana dei Rosacroce che ha la missione di nascondere (ad ogni costo) la Croce utilizzata per la crocifissione di Gesù, contrapposta ad una misteriosa organizzazione chiamata “i Pirati” che invece sin dall’epoca nazista tentano di attivare l’Ora Zero.
Ma a rendere più intrigante la storia c’è anche la questione che in un sottomarino nazista trovato proprio nel punto indicato nella mappa dell’orologio viene ritrovato un ufficiale tedesco (Korbin Sturm che si rivelerà essere uno dei 12) del tutto identico a Hank..
Sicuramente si può rilevare che dietro la serie c’è tanta buona volontà di fare le cose a puntino, compreso il richiamare sulle scene Anthony Edwards, assente dalla morte del suo iconico personaggio Mark “Ciccio” Green in E.R.
Le sottotrame non sono portate per le lunghe, ma la carenza principale sta forse nella mancanza di una vera e propria novità. In alcuni momenti sembra di essere in una puntata di Voyager, scoprendo cose che gli appassionati di misteri conoscono praticamente a menadito, anche se gli episodi, tutto sommato, si lasciano guardare senza troppi fastidi.
A quanto pare le pretese degli spettatori USA sono ormai altissime e sono pronti a stroncare cose che altrove avrebbero trovato un discreto successo, teniamo conto che in Italia si aspetta con trepidazione la nuova serie del non eccelso Tredicesimo Apostolo..
Sinceramente io continuerò a guardarlo sperando che abbiano dato alla serie una conclusione.
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