Under the dome, ossia sotto la cupola. Gli abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, si ritrovano tagliati fuori dal resto del mondo a causa di un impenetrabile, misterioso e invisibile campo di forza che circonda tutta la città, comparso improvvisamente dal nulla. Impossibilitati ad uscire dalla città presa ormai dal panico, un piccolo gruppo di persone cercherà di mantenere l’ordine e la pace e cercherà anche di scoprire come fuggire da quella che per loro è ormai diventata una prigione.
Tratto dall’omonino libro di Stephen King e prodotto da Steven Spielberg, Under the dome, trasmesso dal 14 Luglio su RAI 2 (con pochi giorni di differenza dagli USA in cui è iniziato il 24 Giugno), si propone di diventare la serie estiva rivelazione dell’anno. Ma andiamo con ordine.
A Chester’s Mill da un momento all’altro cala una specie di cupola sottoforma di campo di forza che isola la cittadina dal resto del mondo. Tutto ciò che si trova lungo il perimetro della cupola viene tranciato di netto (compresa una povera mucca che viene letteralmente segata in 2). Il tutto avviene senza tensioni particolari, cala e basta.
Assistiamo quindi ad incidenti stradali e perfino aerei delle ignari abitanti che non si accorgono dell’esistenza del trasparentissimo campo di forza.
Non spoilero troppo dato che la serie è nuova, ma la sensazione è che per una rima puntata sia stata messa tanta e perfino troppa carne al fuoco. Già il mistero della cupola poteva bastare per riempire, ma sono stati aggiunti forse troppo in fretta un bella quantità di sotto trame che spero non vengano tirate troppo per le lunghe. Abbiamo pacemaker che saltano se ci si avvicina alla cupola, intrighi nel comune di Chester’s Mill, serial killer in erba e strane stelle rosa che dovrebbero scendere giù dal cielo.
Lo continuerò a seguire perché l’interrogativo della cupola misteriosa mi ha preso e pur non avendo letto il libro e pensando che gli sceneggiatori non si possano permettere di replicare qualcosa di già noto un finale alla King dovrebbe essere esaltante.
Staremo a vedere!