SimCity 5

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Sim City, dal 7 marzo nei negozi per pc, comincia in sordina per poi aprirsi a raggiera fino a diventare un microcosmo dal quale è difficile staccarsi. Una simulazione urbana, anzi la simulazione urbana, che diventa articolata partendo da meccaniche banali.

Come ha fatto notare Russ Pitt su Polygon, il miracolo sta negli ossimori: Sim City è apparentemente uguale a se stesso e radicalmente nuovo,  pieno di opzioni ma accessibili attraverso un numero limitato di scelte, complesso senza essere complicato. E soprattutto aperto all’online, con le città dei giocatori che nel bene e nel male si influenzano l’un l’altra.

Tutto comincia come sempre da un territorio brullo e una strada che lo attraversa, legata a una grande arteria. La prima ora in SimCity è facile, con le solite meccaniche banali viste in precedenza nella serie. Metti un giardinetto e la popolazione gioisce, piazzi una stazione di polizia e la criminalità di abbassa. Ma le cose si fanno via via più articolate partendo da una rosa di scelte che sembra povera. Prestiti e tasse, industria e terziario, qualità delle abitazioni e valore dei terreni, edifici pubblici e infrastrutture. E’ un crescendo che seduce perché graduale. E alla fine ci si ritrova in un universo di variabili gestibili con qualche click. Quando poi le cose cominciano ad andar male, capita in questo SimCity, si può costruire un’altra città poco distante che aiuti la prima entrandoci in relazione.

L’unica nota davvero stonata è il dover esser sempre collegati ai server della Maxis, attraverso il servizio Origin della Electronic Arts che possiede la casa di sviluppo. Un vincolo non da poco che fa storcere il naso. Perché se è vero che così le persone possono interagire, è altrettanto vero che non è possibile accedere alle proprie città senza connessioni alla Rete. E a volte capita di non aver un collegamento al Web a portata di mano. Alla EA questo sistema serve anche per impedire la diffusone di copie pirata, peccato che non sempre funzioni come dovrebbe. Anzi.

SC13scrn_Industrial_CityDopo la fase di prova aperta ai giornalisti, dove tutto è filato liscio, migliaia di utenti non sono riusciti a giocare perché i server erano intasati. E’ successo prima negli Stati Uniti, poi in Europa e Asia. L’Electonic Arts ammette il problema, sostiene però che migliaia di persone stanno giocato senza intoppi. Afferma inoltre che sta aumentando il numero di server per ridurre i disagi.

via Repubblica.it

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