Iron Man 3

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Con Iron Man 3 inizia ufficialmente la fase 2 dell’Universo Cinematografico Marvel, che film dopo film (Thor 2, Captain America 2  e I Guardiani della Galassia) ci porterà dritti a The Avengers 2 nel Maggio 2015.

La trama si colloca dopo i fatti accaduti a Nerw York in The Aengers ed è stata costruita attingendo in parte dalla serie classica di Iron Man, da cui proviene il più antico dei suoi nemici, lo spietato Mandarino, per poi mischiare parte dello script con la miniserie Extremis.

I fatto di New York hanno scosso Tony Stark fin nel profondo. L’esperienza al limite dell’umano ha fatto breccia nella sua anima l’idea che dietro l’armatura oltre al genio-filantropo-playboy non c’è un semidio immortale come Thor ma un uomo fragile come chiunque altro, cosa che gli capita attacchi di panico quando non si trova nella sua armatura.

Improvvisamente nel mondo si pone alla ribalta la figura del Mandarino, spietato terrorista che compie attentati contro gli USA usando tecnologie sconosciute. Stark sfiderà in diretta televisiva questo nuovo nemico pagandone un prezzo altissimo.

La vita di Tony viene resettata in pochi istanti, si ritrova solo, senza soldi e con l’armatura non funzionante in un posto a lui sconosciuto. Per sopravvivere e salvare Pepper Potts deve praticamente rincominciare da capo. Quasi come nel primo Iron Man, Stark deve reinventarsi e accontentandosi di quel poco che ha a disposizione ricomporre letteralmente i pezzi e passare al contrattacco.

Il percorso umano di Tony viene anche segnato da più azione senza armatura, quasi a voler dimostrare a Tony stesso che anche senza il guscio di ferro è capace di grandi cose. Ma ovviamente non si allarmino i fan delle armature perché nonostante questa premessa rischieranno di farne indigestione..

Essendo tutto incentrato sulla figura di Stark il resto viene raccontato in maniera un po’ soffusa. Alcuni personaggi non vengono approfonditi in maniera esauriente, ma dopotutto per un film di poco più di 2 ore tutto non si poteva fare tutto, dovendo dare il giusto spazio anche alla parte action che in film del genere il pubblico reclama a gran voce.

Anche il finale è tutto dedicato all’evoluzione di Tony più che alla sconfitta del nemico di turno. Troveremo un uomo in armatura non per necessità come prima ma per vera volontà.

In definitiva un buon terso episodio di una saga che non ha ancora stancato. I titoli di coda somigliano molto ad una sigla finale di un telefilm anni 80 con scene tratte da tutti e 3 i film, quasi a sancire la chiusura della trilogia. Ovviamente rivedremo Iron Man in The Avengers 2, ma dell’inizio di una nuova trilogia non se ne è ancora parlato.

Come da prassi tocca fermarci fin dopo i titoli di coda per qualche indizio sul prossimo film dei Vendicatori.

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