Devo ammetterlo, non è mai stato tra i miei eroi Marvel preferiti, troppo Americano .. troppo fascistone.. troppo Vendicatore.. in pratica anche troppo supereroe! Per cui la notizia dell’uscita del film mi ha lasciato abbastanza indifferente.
Se ci aggiungete che come protagonista è stato scelto Chris Evans, già Uomo Torcia dei Fantastici 4 cinematografici, le misere quotazioni nella mia personale classifica scendevano sempre di più. Già perchè a mio avviso Chris Evans era stato un buon Uomo Torcia, con la sua aria un pò svagata e dall’umorismo dissacrante che aveva reso l’Uomo Torcia il mio personaggio preferito del quartetto. Come si sarebbe mosso con un personaggio ben più musone? E poi, perchè fare in modo che 2 personaggi Marvel abbiano la stessa faccia? Bah..
Ma, in puro stile Marvel, la visione del film è stata resa quasi obbligatoria, perché insieme all’incredibile Hulk, Iron-Man 2 e Thor, il film prepara il campo al ben più atteso I Vendicatori che sarà distribuito nel 2012.
Quindi ci sono andato.. Per essere sincero, mi è pure piaciuto. Probabilmente negli U.S.A. Captain America (ma era così difficile tradurlo sto titolo) era invece uno film più attesi e gli sceneggiatori hanno voluto trattare con i guanti bianchi uno dei primi eroi Marvel.
D’altronde la storia del Cap per come è articolata poteva tranquillamente raccontarne le origini rimanendo abbastanza fedeli alla trama originale. La mutazione di Steven Rogers in Capitan America rimane ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e una volta disperso dai ghiacci, invece di essere risvegliato negli anni 60 dai Vendicatori è stato risvegliato nei giorni nostri.
Anche se il compito è stato indubbiamente più agevole per i realizzatori, si nota un impegno notevole per il racconto delle origini. Senza raccontare il film per chi non lo avesse ancora visto, devo dire che è proprio gradevole vedere come siano riusciti a trasmettere come il Cap sia nato come elemento di propaganda durante la Seconda Guerra Mondiale (con tanto di calzamaglia a stelle e strisce), per rappresentare l’America libera e democratica che prendeva letteralmente a pugni niente di meno che Adolf Hitler (come nella copertina del primo numero di Capitan America).
Una certa simpatia per il film è poi arrivata quando in une delle prime scene in cui viene presentato il nemico per eccellenza del Cap, ossia Red Skull (teschio Rosso), quest’ultimo fa una citazione diretta, e probabilmente abbastanza incomprensibile per le nuovissime generazioni, dei Predatori dell’Arca Perduta. Ebbene sì Indiana Jones esiste e anche nell’universo Marvel lo sanno. Lascio a voi che leggete il compito di trovarla. 😉
A proposito di Teschio Rosso, nonostante la buona interpretazione di Hugo Weaving, al pari di altri comprimari, il personaggio non ne riesce sufficientemente approfondito. A mio avviso anche di questi ne andava un raccontata meglio la genesi e l’evoluzione.
In definitiva un buon film, ovviamente ricordandoci che fa parte del genere Cinecomics, dove sia gli autori che gli spettatori non si aspettano la perfezione in materia di coerenza e realismo.
Da vedere per riscoprire il buon vecchio Cap e per avere un quadro completo per quello che potrà accadere nei Vendicatori.
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